Mary Ruefle e La mia proprietà privata: un libro ibrido pieno di frammenti
La mia proprietà privata di Mary Ruefle, è un libro atipico poiché non possiede una trama e non può essere ascritto sotto nessun genere particolare, dal momento che non è un romanzo, non è un memoir e non è nemmeno un diario eppure, al suo interno, è come se accogliesse le tre diverse forme, dando luce ad una sorta di libro ibrido caratterizzato però da una scrittura frammentaria e senza paragoni.
L’ animo umano è difficile da comprendere, non meno della testa umana.
pp. 66
E tutti sappiamo come e quanto i libri scritti tramite frammenti finiscono per essere particolarmente amati e apprezzati dai lettori poiché il fatto di non seguire nessuna trama e nessuno schema preciso, permette di farli propri e di trovarci al loro interno qualcosa che può essere applicabile a qualsiasi contesto.
Bisogna rifiutare tutto per riuscire a vivere.
pp. 46
Ognuno dei frammenti scritti da Mary Ruefle e contenuto nel suo libro La mia proprietà privata, pubblicato solo poche settimane fa da NN Editore, invita il lettore ad una sorta di condivisione con l’autrice ma soprattutto finisce per parlare direttamente al cuore e all’anima di chi sta leggendo.
… ma ciascuno a modo suo ti dirà che non c’è niente, assolutamente niente, se non le stelle che ti guardano dall’alto anche se pensi di essere tu a guardarle dal basso. Mi sento pesante solo a scriverlo, la mia mano mi sembra pesante, gli occhi pesanti, persino i capelli mi trascinano verso il basso, ma è la verità, e se dormi durante la verità ti sveglierai soltanto all’amaro finale.
pp.32
Mary Ruefle è una poetessa e saggista americana, considerata una vera e propria artista di culto per l’intero panorama culturale americano e giunta finalmente anche a noi, grazie alla traduzione di Gioia Guerzoni che è riuscita a donarci una trasposizione sicuramente non semplice da elaborare, considerando l’intera portata dell’opera.
… all’inizio capisci il mondo ma non te stesso e quando finalmente capisci te stesso non riesci più a capire il mondo.
pp. 10
Tutto quello che è contenuto ne La mia proprietà privata è frutto della visione e dello spirito di osservazione quasi mai convenzionale ma sempre lucido e singolare di Mary Ruefle e, allo stesso tempo, vengono riportati pensieri, ricordi di vita, intuizioni, visioni, desideri, sogni speranze ma anche rimorsi e rimpianti di questa versatile artista. Il tutto raccontato senza seguire un preciso ordine e senza ricercare mai un filo conduttore ma lasciando sgorgare la scrittura in maniera assolutamente naturale e intima.
Un pensiero è quando parli a te stesso in silenzio, nella testa, ma lo senti lo stesso. Questà è la differenza principale.
pp. 20
Leggere questo libro richiede sensibilità, la stessa che l’autrice utilizza per portarci all’interno del suo mondo e dei suoi pensieri, parlandoci della sua vita ma contemporaneamente dei temi che maggiormente caratterizzano l’umanità e la società come la vita, l’amore, la solitudine, la casualità degli eventi, il tempo che passa, la morte, la gioia e il dolore.
Mary Ruefle attraverso questo suo libro non ci fornisce alcun mezzo o strumento di traduzione per quanto scritto ma concede al lettore un regalo ancora più grande: interpretare a proprio piacimento le sue parole, facendosi da parte e permettendoci di arrivare al cuore delle cose e senza nessuna paura.
Dentro gli scritti di Mary Ruefle contenuti ne La mia proprietà privata tutto sembra in bilico e pronto a precipitare da un momento all’altro, eppure è proprio quel giusto mix fra l’ironia e consapevolezza, a rendere uniche queste pagine.
La mia proprietà privata, Mary Ruefle, NN Editore, 2021 pp. 128. Traduzione Gioia Guerzoni.