Le altre letture di gennaio: quattro racconti brevi e un’antologia famosa
Antologia di Spoon River – Edgar Lee Masters
Questo è uno di quei libri che leggi più che altro per curiosità, dal momento che è uno dei libri più citati quando si parla di letteratura nordamericana. In verità, l’ho trovato noiosissimo e insulso, poiché girando la pagina per passare al successivo epitaffio, ci si è già dimenticati del precedente. Quindi amen e pace a voi.
Scritto da Edgar Lee Masters, un avvocato poco dedito alla professione e più innamorato dei libri e della cultara, che ad un certo punto della sua vita, litiga con la madre e fugge a Chicago e inzia a dedicarsi alla scrittura. Scopre, grazie al direttore di un giornale, i grandi epitaffi greci e decide così, di utilizzare quella forma di scrittura, per raccontare la storia del suo villaggio e inizia a scrivere poesie dovunque: in tram, sui menù dei ristoranti, sui rovesci delle buste o sui margini dei giornali, nasce così Antologia di Spoon River che verrà pubblicato per la prima volta nel 1915.
A renderlo grande, fu una giovanissima Fernanda Pivano alle prese con la sua primissima traduzione – fatta un po’ per gioco e un po’ per l’incontenibile entusiasmo provato nei confronti di quest’opera – che successivamente, diede vita ad una vera e propria scia che contaminò diversi ambiti artistici: musica e letteratura, in primis.
Un cittadina di provincia o meglio, un villaggio molto puritano e una collina sulla quale giacciono i morti sepolti: destini aperti, risposte mai definite, schiettezza, senso di ribellione ma soprattutto ricordi, ombre, reticenze.
Una lunga e interminabile raccolta di epitaffi, dove ogni morto porta con sé: una situazione, un ricordo, un paesaggio o una parola, che è solo sua e di nessun altro. Ogni epitaffio, urla infatti la propria storia personale, il proprio dolore o la propria vendetta e anche se la morte è capace di rendere tutti uguali e di ribaltare i destini, nessun morto a Spoon River può stare in silenzio, dal momento che sembrano tutti affamati di verità e di vita e visto che il silenzio avvelena l’anima – anche da morti – tanto vale continare ad urlare, se almeno si vuole risposare in pace.
Laguna – Joseph Conrad
L’ambientazione di questo racconto breve, è quella tipica di quei luoghi tanto cari a Joseph Conrad ovvero i mari e le isole tropicali, con le loro foreste e le loro lagune.
Il racconto è incentrato su un’amicizia nata durante i “tempi duri”, su una confessione fatta da uno dei due – forse nella speranza di alleggerire il proprio fardello interiore – e su quel senso di fascino e di timore che solo alcuni luoghi remoti sanno donare, soprattutto nel silenzio della notte, con le stelle luminose e alte nel cielo e dinanzi al fuoco ardente e scoppiettante.
In questo racconto di Joseph Conrad c’è un senso imminente di catastrofe e di fine inevitabile che vengono però scacciate via, grazie alle stilettate lanciate dalla vita, dalla morte e dall’accettazione del proprio destino.
Storia di Lisando – Miguel de Cervantes
Questo è un racconto che appartiene ad un opera più vasta di Miguel De Cervantes – composta da ben sei libri e incentrata su vicende amorose e non – e si tratta, del tipico racconto di cavalleria, decisamente complesso nel linguaggio e nello stile e che finisce per risentire molto del retaggio dell’epoca, dettato dai romanzi pastoriali.
Al centro del racconto Storia di Lisandro vi è la rivalità, poiché i protagonisti sono due pastori innamorati della stessa donna inconsapevole ma che invece di contrastarsi fra loro, esaltano entrambi la bellezza della donna, dedicandole inni e lodi. Eppure, mentre il loro gregge se ne sta beatamente al pascolo, i due pastori assistono impauriti ad un cruento delitto, causato appunto dalla gelosia e dalla rivalità e hanno quindi, una sorta di visione di quello che sarebbe potuto accadere loro.
La disdetta – Federico De Roberto
Racconto breve contenuto nella raccolta intitolata La sorte, edita ne 1891.
Classico racconto tipicamente verista – nel pieno stile di Federico De Roberto – con una trama semplice e lineare, che narra delle sfortune di una principessa siciliana di fine Ottocento che ha il vizio del gioco d’azzardo e per questo motivo, è perennemente circondata da parassiti e da truffatori che invece di farla distrarre e tenerla lontano, fanno invece di tutto per farla accomodare al tavolo da gioco.
Federico De Roberto analizza bene i risvolti psicologici della principessa, compresa la decadenza e la debolezza e soprattutto scatta una fotografia nitida della società aristocratica del tempo.
In un paese lontano – Jack London
Un racconto che parla di coraggio, di fedeltà assoluta, di eterna lotta fra gli elementi naturali e le sue leggi o meglio, dell’eterno scontro fra uomo e natura e Jack London lo fa nel suo solito stile, con estremo coraggio e senza fare sconti.
In questo racconto breve è narrata la storia di un uomo che abbandona tutto per recarsi in un paese lontano, dimenticando ciò che ha appreso sino a quel momento, le sue abitudini e la sua condotta ed è già consapevole che dovrà ricominciare tutto da capo, fidandosi di sé stesso e della propria indole altrimenti sarà costretto a soccombere sotto la pressione e sotto l’irritazione dettata dai nuovi cambiamenti.
Questa è la storia di uomo di nomen Carter Weatherbee che abbandona sua moglie, la sua famiglia e il suo posto da contabile per reinventarsi cercatore d’oro, perché ha voglia di nuovi stimoli e di nuove avventure e sa già che ad attenderlo troverà: i rivali, il gelo e il sacrificio.
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Antologia di Spoon River, Edgar Lee Masters, Einaudi, 2014, pp. 507. Traduzione Fernanda Pivano.
Laguna, Joseph Conrad, CartaCanta Editore, 2016 pp.27. Traduzione Riccardo Duranti.
Storia di Lisandro, Miguel de Cervantes, CartaCanta Editore, 2016 pp.39. Traduzione Valerio Nardoni.
La disdetta, Federico De Roberto, CartaCanta Editore, 2016 pp.45.
In un paese lontano, Jack London, CartaCanta Editore, 2016 pp.31. Traduzione Gastone Rossi.