Citazioni, immagini e suggestioni #10 – Harper Lee e la lettura che diventa respiro
Non mi ero mai messa di proposito a imparare a leggere, ma mi ero in un certo senso pasciuta del fango dei quotidiani. Nelle lunghe ore passate in chiesa… è stato forse allora che ho imparato a leggere? Nel mio ricordo non esisteva un’epoca in cui non fossi capace di leggere gli inni. Ora che ero costretta a pensarci, mi pareva che la lettura fosse una cosa venuta naturalmente, come l’abbottonarmi la tuta da operaio senza guardare, o fare il doppio nodo alle scarpe da un groviglio di lacci. Non ricordavo più il momento in cui le righe che il dito di Atticus indicava, muovendosi sulla pagina, si erano separate in tante parole, mi ricordavo di aver fissato quelle righe ogni sera della mia vita, ascoltando le notizie di cronaca, il dibattito parlamentare, i diari di Lorenzo Dow, tutto quel che leggeva Atticus, la sera, quando mi arrampicavo sulle sue ginocchia. Fino al giorno in cui mi minacciarono di non lasciarmi più leggere, non seppi di amare la lettura: si ama, forse, il proprio respiro?
Il buio oltre la siepe
Harper Lee
Feltrinelli, 2014 (pp.24-25)
Traduzione di Amalia D’Agostino Schanzer
Uno dei miei passi preferiti da uno dei miei libri preferiti 🙂
Non avevo dubbi… si, si mi ricordo benissimo di tutti i tuoi post e articoli in cui parli o suggerisci di leggere assolutamente questo libro e io purtroppo ancora non l’avevo letto ma come vedi: sto recuperando. 🙂
Anch’io non l’ho ancora letto e anch’io devo recuperare al più presto, questo passo è bellissimo
Bene, allora appena puoi recuperalo e leggilo subito perché è un libro stupendo. Personalmente, mi sta prendendo davvero un sacco. Buone letture. 🙂