Citazioni, immagini e suggestioni #1 – Jonathan Safran Foer e la mancanza delle cose perdute
« Be’, è difficile per tutti, anche per il re dei cinici, passare più di qualche minuto a Central Park senza avere la sensazione di vivere qualche altro tempo oltre al presente, giusto?» «Penso di sì.» «Forse sentiamo solo la mancanza delle cose perdute, o la speranza in quelle che vogliamo succedano. O forse è il residuo dei sogni di quella notte in cui spostarono il parco. Forse ci manca ciò che quei bambini hanno perduto, e speriamo in quello che loro speravano.»
Molto forte, incredibilmente vicino
Jonathan Safran Foer
Guanda, 2005 (pp.241)
Traduzione Massimo Bocchiola
Sono cresciuta con la sensazione di non essere abbastanza brava a trattenere le cose e le persone nella mia vita, perché per qualche assurda ragione, lungo il mio cammino ho sempre avuto la tendenza a perdere oggetti più o meno di valore, frammenti di persone e pezzetti di me stessa.
Insomma, ho sempre avuto una certa difficoltà a trattenere qualunque cosa, proprio come se si trattasse di materia liquida pronta a scivolare via dappertutto.
Per questo motivo spesso mi sono circondata di oggetti e di persone assolutamente superflui –o meglio oserei dire inutili- semplicemente perché non avevo ancora capito che per quante cose e persone potrai perdere per strada altrettante ne piomberanno nella tua vita. Così. All’improvviso.
Eh già, perché anche alla fin fine anche dal dolore e dalla sofferenza può nascere il bene.
Come mi ritrovo in questo abbozzo di ritratto, in quell’incapacità di trattenere l’importante.
Mi piace questa rubrica, un confronto con la nostra di vita.
Grazie cara! La tua opinione è sempre preziosa… 😉