Davvero c’è gente che scrive, pubblica e legge libri sul Covid?
Nel marasma di pubblicazioni editoriali che ogni giorno affollano i social e gli scaffali delle librerie, quasi sempre spunta un libro che ha come tema il Covid, la pandemia, la quarantena o il lockdown e questo, personalmente, mi mette i brividi addosso e mi suscita davvero tanta ma tanta tristezza, non so a voi!
Mi chiedo chi dopo averlo vissuto in prima persona con tutto il proprio carico di emozioni, abbia effettivamente voglia di scrivere, leggere o pubblicare romanzi o raccolte di racconti, che abbiano come tema un qualcosa che supera di gran lunga qualsiasi ricostruzione letteraria? E badate bene, non tocco volutamente i saggi incentrati su tali argomenti perché in quel caso si apre un’altra spaventosa e più profonda voragine tra i vari complottisti, negazionisti, no-vax, pro-vax e compagnia bella.
Davvero ci sono lettori che hanno voglia di leggere di questi argomenti? Ma soprattutto, ci sono davvero autori che hanno la voglia e la forza di dire la propria su un argomento ancora così caldo e vivido e nel quale, purtroppo, siamo ancora immersi fin sopra la punta dei capelli? E poi, ci sono davvero editori pronti a scommettere su questi libri, nella speranza di vendere quante copie in più? A volte, mi sembra tutta una grande bolla speculativa che non si sa dove inizia e né tanto meno dove finisce.
Non ho mai creduto nemmeno per un singolo istante che da questa brutta esperienza saremmo usciti persone migliori, forse perché effettivamente non ne siamo ancora usciti o più semplicemente perché, personalmente, non ho mai nutrito tutta questa grande e incondizionata fiducia nel genere umano.
Di una cosa però sono certa che quando tutto questo finirà – perché finirà, prima o poi! – non saremo più le persone che eravamo prima che tutto cominciasse e che la vita non ritornerà ad essere più quella di prima ma inizierà una nuova fase, una nuova era. Esattamente com’è sempre stato per la storia del Mondo e dell’umanità perché come diceva il celebre chimico Antoine-Laurent Lavoisier a proposito della legge fisica della conservazione della massa “Nulla di crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”.
L’unica certezza è che i libri pubblicati a tema Covid, pandemia, quarantena o lockdown – termini che spero di rimuovere presto dal mio dizionario mentale!- continueranno a non essere acquistati e letti da nessuno perché quei libri non sono mica La Peste di Albert Camus o Cecità di Josè Saramago.