Daniele Del Giudice era uno scrittore che avrei voluto leggere già da molto tempo ma, purtroppo, fino ad un paio di anni fa i suoi libri erano stranamente fuori catalogo e sono ritornati disponibili solo dopo la sua morte, avvenuta a settembre 2021.

Qualche settimana fa, entrando in libreria ma senza nessuna idea in particolare riguardo gli acquisti, mi sono lasciata sedurre da Lo stadio di Wimbledon: il suo romanzo d’esordio pubblicato nel lontano 1983.

Bene, poco dopo averlo iniziato mi sono subito convinta di essere dinanzi ad un vero e proprio capolavoro poiché di un libro come questo è impossibile non innamorarsi perché si tratta di letteratura allo stato puro ma è anche stile, eleganza, rispetto e passione nei confronti della scrittura e soprattutto del lettore.

Insomma, poco più di 100 pagine per raccontare magistralmente una storia nella quale un uomo (di cui non viene mai menzionato il nome) si mette sulle tracce di uno scrittore che invece di scrivere libri ha preferito il silenzio ma dentro, ovviamente, c’è anche molto molto altro.

Lo stadio di Wimbledon, Daniele Del Giudice, Einaudi, 2021 pp. 144.

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