Mark SaFranko in Odiando Olivia. Una storia d’amore…molto disfunzionale
Mark SaFranko è uno scrittore, un musicista e un pittore originario del New Jersey, con alle spalle una vasta produzione letteraria già piuttosto nota nel resto d’Europa e ora giunta anche in Italia, grazie al lavoro di Whitefly Press, per regalarci una storia d’amore folle e perversa.
Quello che scoppia tra Max e Olivia è, infatti, il classico amore disfunzionale, basato sulla morbosità e sulla dipendenza, che difficilmente porta a qualcosa di buono ma che, al contrario, sconvolge per sempre l’esistenza e la ribalta completamente.
Max è un uomo irrequieto e perennemente insoddisfatto, che sogna di fare l’artista e di vivere della sua arte, trascorre il suo tempo a leggere e scrivere canzoni e per sopravvivere svolge qualsiasi lavoro riesce a scovare ma che, puntualmente, perde a causa del suo temperamento e della mancanza di stimoli. È consapevole del fatto che, un giorno, riuscirà a scrivere quel benedetto romanzo che sogna di pubblicare, che la sua vita cambierà definitivamente e che riceverà finalmente il giusto riconoscimento che merita ma, nel frattempo, vaga alla ricerca di sé stesso.
Vagavo per tutto il paese per più di sei mesi di seguito. La sfilza dei giorni da dimenticare, di cui erano fatti quei lunghi anni di offuscamento, sembrava un’eterna lotta per riuscire a tenere la testa fuori dall’acqua e sotto un tetto. Di certo, quella non era vita.
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La vita e i buoni propositi di Max vengono però totalmente sconvolti dall’arrivo di Olivia, una ragazza bellissima e misteriosa che incontra nel locale dove sta eseguendo alcuni brani e anche se scatta immediatamente una certa attrazione tra i due, Max non può ancora sapere fin dove si sarebbe dovuto spingere per stare dietro quella ragazza.
Ero un lupo solitario, un bastian contrario, un soldato di fanteria che marciava al ritmo del proprio tamburo. Inoltre volevo realizzare qualcosa di unico: un impulso catastrofico, specie se associato ad un temperamento cosiddetto “creativo” o “artistico”.
Ma la cosa peggiore – assolutamente peggiore – era che non ascoltavo i consigli di nessuno.
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Quando Max e Olivia iniziano la loro relazione, le cose sembrano andare immediatamente a gonfie vele perché la sintonia è palpabile, la carica sessuale è altissima ed entrambi sognano di viaggiare per il mondo e scrivere.
La prima volta che invadi il corpo di una donna, entri, inciampandom nella dimensione del sogno: il sogno del nirvana.
Più sei svuotato, meglio è: i sensi sono amplificati, il confine fra illusione e realtà diventa piacevolmente sfuocato.
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Ben presto, però, la realtà prende il sopravvento sui loro sogni e sulle loro ambizioni perché ci sono le bollette da pagare, l’affitto da onorare e i sempre più numerosi debiti da saldare poiché Olivia, dato il suo temperamento e il suo complesso e turbolento passato familiare, non intende affatto sopravvivere bensì vuole vivere al di sopra di tutte le loro possibilità. Max dimostra così di essere privo di carattere e completamente assuefatto da questa donna mentre Olivia dimostra di essere una brava manipolatrice, capace di fare a pezzi le persone, i loro nervi ma soprattutto i loro sentimenti.
Inizia così per entrambi una sorta di calvario infinito alla ricerca di lavori che, puntualmente, non riescono a preservare e con la loro storia che finisce per viaggiare perennemente sul filo di un elastico teso ma pronto a cedere da un momento all’altro. Eppure, più le loro liti diventano pesanti e violente, più la loro intesa sessuale sembra trarne giovamento subendo l’ennesimo slancio e lasciandoli precipitare sempre di più nel baratro.
Dicono che possedere denaro sia la fonte di ogni male, ma non ho mai capito il perché. Lo sappiamo tutti: è vero esattamente il contrario.
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I soldi scarseggiano, i lavori non si trovano e i debiti aumentano e ben presto, risulterà chiaro che quello tra Max e Olivia non è affatto una storia d’amore bensì un legame di dipendenza assoluta perché tutte le volte che l’uomo decide di mollare Olivia, lei minaccia di togliersi la vita ma nonostante tutto vanno avanti, giorno dopo giorno, come dentro una sceneggiatura perversa, folle e insensata.
Alcune dipendenze, come l’eroina, le sigarette o l’alcol, una volta superate, continuano ad esercitare una certa fascinazione. Tutto qua. Forse qualche piccola parte di ogni storia d’amore non finisce mai completamente.
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Nel libro di Mark SaFranko non succede nulla di eclatante e la narrazione è abbastanza statica e ripetitiva poiché appare come un déjà vu che si ripete all’infinito, che racconta del continuo tira e molla di questa bizzarra coppia e delle rispettive perdite delle loro occupazioni, della mancanza di soldi e della loro totale incapacità di stare insieme e di stare al mondo. Probabilmente mi aspettavo qualcosa di più da questo libro, visti i blurb che ne hanno accompagnato l’uscita, i vari presupposti e gli accostamenti ad autori del calibro di Charles Bukowski e Henry Miller ma un plauso va comunque all’onesta, alla lucidità e alla brutalità con la quale Mark SaFranko porta in scena questa storia e al totale ribaltamento che offre del sogno americano, contraddistinto da lavoro, soldi, carriera e famiglia per dare spazio ad una storia di emarginazione e di fallimenti.
Odiando Olivia. Una storia d’amore…, Mark SaFranko, Whitefly Press, 2020 pp.262. Traduzione Gabriella Montanari e Michael Wernli.